Risalente al I secolo d.C., fu rinvenuta nel XVII sec. e riscoperta dal Gruppo Archeologico di Torre del Greco nel 1974 in una zona che in epoca romana era fuori dal caos cittadino. La villa si estende su un’ampia superficie e su un’altezza originaria di tre piani, l’ultimo dei quali crollò in seguito all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. mentre quello inferiore restò seppellito dalla lava. L’unico piano visitabile presenta una grande sala absidiata di 12 per 19 metri che per dimensioni e ricchezza di decorazioni marmoree sembra una sala di rappresentanza. Il colore azzurro delle pareti affrescate in terzo e quarto stile pompeiano è una conferma del prestigio della villa: l’azzurro si otteneva dal lapislazzulo, materiale molto costoso e accessibile a pochi. Non lontano dalla villa, si trovano i resti di un complesso termale, ancora visitabili sulla spiaggia (Terme Ginnasio).